VIAREGGIO. Al processo di Lucca per il disastro di Viareggio la parte civile Inail viene integralmente risarcita ed esce ora dal processo. All’apertura dell’udienza di stamani dinanzi al tribunale di Lucca l’avvocato dell’Inail, Giuseppe Quartararo, come difesa di parte civile, ha dichiarato al collegio che il proprio istituto è stato ieri integralmente rimborsato dei costi affrontati “per gli infortuni mortali occorsi ai lavoratori Rosario Campo e Antonio Farnocchia, per un importo complessivo pari ad 634.521,90 euro nonché delle spese di costituzione in giudizio”. I due morirono mentre si recavano al lavoro trovandosi sfortunatamente a passare nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Viareggio al momento della tragica esplosione del 29 giugno 2009.
Antonio Farnocchia, 51 anni, fornaio, padre di due figli, venne raggiunto dall’esplosione nel tratto di 500 metri da casa al suo forno dove si stava recando; Rosario Campo, imprenditore di 42 anni, fu immobilizzato dal fuoco nella posizione di guida, a cavalcioni, della sua Yamaha 650 mentre ritornava in ufficio a riprendere il telefonino lasciato lì per una banale dimenticanza.
Il pagamento integrale, ha spiegato l’avvocato Quartararo, è avvenuto “a cura delle compagnie assicuratrici delle varie società responsabili civili del danno citate in giudizio, guidate dalla compagnia Generali Assicurazioni”.
A questo punto il legale, dichiarando che “l’Inail non ha più alcun residuo costo da recuperare per i due infortuni mortali, ha revocato oggi la costituzione di parte civile che, a suo tempo, venne contestata da alcuni difensori degli imputati, che ne chiesero anzi l’esclusione dal processo senza ottenere però dal giudice l’esito sperato”. (ANSA).

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